Come ti trasformo la scuola in un baby-parking

In attesa di conoscere il testo della bozza di legge di riforma del primo ciclo d’istruzione, le indicazioni che trapelano da Viale Trastevere sembrano alquanto inquietanti.

Nell’incontro svolto al Miur con le associazioni professionali sono emerse novità che, se si dovessero tradurre in norme di legge, assesterebbero un duro colpo alla scuola pubblica. La valutazione degli alunni si esprimerà in lettere – dalla A alla E – sostituendo i numeri e, soprattutto, avrà carattere di orientamento formativo a prescindere dall’impegno e dai risultati dello studente. La ripetizione dell’anno scolastico sarà, di fatto, abolita alla scuola primaria e alla secondaria di 1° grado. L’esame di terza media sarà semplificato e ridotto, togliendo l’odiata prova Invalsi; il presidente della Commissione d’esami sarà lo stesso preside della scuola e, ciliegina sulla torta, la valutazione finale dell’esame potrebbe essere doppia: da una parte i risultati dell’invalsi, dall’altra i risultati dell’esame.

In pratica le scuole potranno trasformarsi in graziosi e leggiadri baby-parking, dove l’impegno personale dell’allievo è praticamente annullato e il valore formativo del percorso individuale ridotto a zero. Sarà sufficiente la presenza in classe (ma non tutti i giorni, per carità) e il “successo formativo” sarà finalmente garantito per tutti.

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