PNRR Scuola. Le proposte dell’ANDIS
PNRR Scuola, ANDIS: modalità e tempistiche di gestione adottate pregiudicano raggiungimento dei risultati. “A due anni dall’avvio dei progetti PNRR, le scuole non hanno ancora certezza delle modalità di rendicontazione che, di fatto, vengono continuamente modificate anche per i progetti conclusi” .
Roma, 6 novembre 2024. Il Consiglio Nazionale dell’ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici), riunitosi a Jesolo (VE) dal 24 al 26 ottobre, ha approvato un ordine del giorno in cui rileva che “i progetti a valere sui fondi europei, in particolare PNRR, non sono sostenibili in quanto la massa di denaro che è stata riversata sulle scuole prevede linee di finanziamento con scadenze stringenti e fra loro sovrapposte”. L’Associazione, inoltre, sottolinea che “i dirigenti scolastici, il personale amministrativo ed il personale docente sono sottoposti ad un costante stress da target e milestone, non in linea con la mission e la vision della scuola, ma appartenenti a strutture aziendali che hanno a che fare con l’efficienza della spesa, ma non certamente con l’efficacia dell’azione didattica ed educativa. Ciò pregiudica il raggiungimento degli obiettivi progettuali, didattici ed educativi che rappresentano la finalità specifica delle istituzioni scolastiche”.
L’ANDIS osserva che “a due anni dall’avvio dei progetti PNRR, le scuole non hanno ancora certezza delle modalità di rendicontazione che, di fatto, vengono continuamente modificate anche per i progetti conclusi” e che “questo pregiudica la possibilità di ricevere il saldo dei finanziamenti in tempi utili agli obblighi di pagamento con impatto negativo sugli indici di tempestività degli stessi, intesi come responsabilità di chi dirige le istituzioni scolastiche, e costringe ad operare pesanti anticipi di cassa che, a loro volta, incidono per mesi sulla gestione del funzionamento ordinario delle scuole”.
L’Associazione, pur riconoscendo “il potenziale beneficio per la scuola italiana connesso alla mole di finanziamenti europei attualmente disponibili”, “evidenzia che le modalità e tempistiche di gestione adottate sinora pregiudicano significativamente il raggiungimento dei risultati attesi”.
L’ANDIS auspica pertanto “un cambio di passo che comporti: chiarezza a monte nella definizione di tutte le procedure (progettazione, rendicontazione, pagamento), di cui le scuole devono essere informate all’emanazione degli avvisi; tempi di progettazione e gestione dei fondi più distesi e funzionali anziché sovrapposti all’ordinario funzionamento delle scuole; riassetto del sistema di assistenza tecnica, univocità delle risposte ai quesiti e aggiornamento costante delle FAQ; tempi più rapidi di rendicontazione e conseguente erogazione dei fondi; reale possibilità per le scuole di scegliere se aderire o meno agli avvisi, sulla base di valutazioni condivise con gli organi collegiali rispetto all’utilità e alla sostenibilità di gestione degli stessi”.