Ogni occasione è buona per evidenziare quello che si è: violenti e faziosi.

Dopo i fatti di Firenze questa volta  il pretesto per inscenare la solita gazzarra è stato fornito dal gesto di pietà (la deposizione di un mazzo di fiori) da parte del Sottosegretario al MIM Paola Frassinetti sulla lapide che ricorda davanti all’Istituto Molinari di Milano la violenza nel 1975 contro un giovane del Fronte della Gioventù Sergio Ramelli, deceduto dopo ben 47 giorni di agonia. Il sottosegretario ha annunciato “che entro fine marzo, data dell’uccisione di Fausto Tinelli, giovane di sinistra ucciso davanti al Leoncavallo, andrà al liceo Brera per compiere lo stesso gesto, deporre dei fiori sulla targa che ha fatto mettere quando era assessore“. Da sottolineare le parole dell’On Frassinetti che ha voluto condividere il comunicato emesso dagli studenti del Molinari con il quale riaffermano “la loro contrarietà ad ogni forma di violenza”.

Attestati di solidarietà al Sottosegretario sono giunti dal Ministro Valditara e da altre personalità politiche.  La scrivente Federazione si associa e rileva ancora una volta come siffatti comportamenti sono da ricondurre ad una cultura della violenza la cui “legittimazione” è a senso unico.

La segreteria FIS

 

 

 

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