DUE POPOLI E DUE STATI ?

Dopo decenni di acquiescente silenzio e di indiscriminato consenso ad Israele, dopo aver “senza si e senza ma” tollerato sempre i metodi repressivi del governo sionista nei confronti della popolazione palestinese, dopo aver supinamente consentito che le decisioni dell’assemblea o del consiglio di sicurezza dell’ONU venissero sistematicamente ignorate e disattese, ora i governi occidentali, a seguito dell’attacco terroristico di Hamas, pur continuando a manifestare solidarietà a Netanyahu,  allo scopo di dare una copertura alla propria coscienza sporca e simulare un’imparzialità mai avuta, hanno ipocritamente rilanciato lo slogan fasullo : due popoli, due stati. Essi lo dicono con la riserva mentale di chi sa che ormai è  cosa impossibile da realizzare. Essi lo affermano ma è come se dicessero a Netanyahu : non ti preoccupare, per l’opinione pubblica è opportuno dirlo, tutti noi sappiamo però benissimo che lo stato palestinese non si può fare! O per lo meno non si può fare uno stato degno di questo nome, cioè uno stato indipendente, sovrano, libero di avere le proprie forze armate e di gestire autonomamente la propria politica estera ed economica; soprattuto uno stato con un territorio unitario e ben definito. Nella realtà infatti un territorio per fare un vero stato palestinese ormai non esiste più. Finito prima o poi il massacro di Gaza, l’intera striscia resterà occupata dall’esercito israeliano; la Cisgiordania è stata al passar del tempo continuamente invasa dai coloni sionisti armati che hanno continuato a scacciare i Palestinesi dalle loro terre costruendo una miriade di insediamenti. Se ci fosse, per pura ipotesi, un governo israeliano che decidesse di farli sgombrare per realizzare uno stato palestinese si scatenerebbe pertanto una durissima guerra civile; i coloni stanno lì e non avranno  alcuna intenzione di andarsene. Ho detto per pura ipotesi perché, anche senza Netanyahu (che ha dichiarato che con lui  uno stato palestinese non si farà mai) nessun futuro governo potrebbe seriamente decidere  l’espulsione dei coloni dalla Cisgiordania.

Gli USA e l’Europa sono coscienti di tutto ciò e recitano ora la parte di chi vuol essere super partes. I Palestinesi lo sanno e lo sa anche Abu Mazen che ha  da troppo tempo evitato di rifare elezioni in Palestina per continuare ad avere un potere equivoco ed  inconcludente facendo finta di  rappresentare ancora qualcuno.

I Palestinesi, come dicevo,  sono nella maggior parte dei casi consapevoli di  ciò e se spesso non sperano  più d’avere  una loro terra ed un loro stato si consolano pensando che finché essi non saranno del tutto espulsi o sterminati i sionisti non dovranno  vivere in pace.

                                                                                                     Giuseppe Occhini

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