In questa sezione diamo la possibilità di consultare  le pubblicazioni che nel corso degli anni sono state realizzate come supplemento al giornale “SCUOLA E LAVORO” ed hanno riguardato temi politici, o di normativa scolastica o rievocativi di avvenimenti storici. Alcune vengono presentate in formato ridotto, chi fosse interessato a conoscerle nella loro interezza, dovrà contattarci.,

Pubblicazioni

  • COMBATTIMENTO SULLO ZìLLASTRO (a.p. 2016)

    Alle prime luci dell’alba dell’8 settembre del 1943, a poche ore dell’ufficializzazione dell’armistizio (firmato fin dal 3 settembre a Cassibile in Sicilia dal Gen. Castellano) annunciato da Radio Algeri alle 17,30 (in Italia le 18,30) e successivamente alle 19,42 dal Maresciallo Badoglio dai microfoni dell’EIAR, avveniva sui piani dello Zìllastro in Calabria, l’ultimo combattimento tra un reparto di paracadutisti italiani, l’VIII battaglione del 185° Reggimento “Nembo” e le forze Anglo-Canadesi.

  • La “CARTA DELLA SCUOLA” del 1939 (a. p. 2009)

    I principi della Carta della Scuola del ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai furono recepiti dalla legge 1 luglio 1940 n.899. Questa legge modificò radicalmente l’impostazione delle Riforma Gentiliana del 1923.

  • JOSEPH ORTIZ “MES COMBATS” (a.p. 2008)

    Si tratta del riassunto di un bel libro, uscito solo in lingua francese, che descrive i fatti salienti che nello spazio di pochi anni condussero all’indipendenza dell ‘Algeria.
    Questo libro non è un romanzo, ma la cronaca viva delle giornate e delle ore salienti che parvero per un momento ridare speranza ai cosiddetti pieds-noirs (i francesi d’Algeria) e possibilità di riscatto ai militari, dopo lo smacco subito in lndocina, che coglie l ‘incertezza e l’incapacità della classe politica francese del tempo.
    Precisiamo che questo libro -di oltre 300 pagine- è stato scritto da uno sconosciuto, una figura tipica della città, soprannominato il “caffettiere” e nella lettura, pagina dopo pagina, si possono cogliere l ‘amore per la patria, la crisi della propria identità (aveva fatto la resistenza, non aderendo al governo di Vichy), la rabbia e il dolore per non essere capito dai francesi di Francia e l’amarezza per la sconfitta che si andava delineando (l ‘indipendenza piena dell’Algeria).
    Nel presentare questo lavoro desideriamo ancora una volta ringraziare il collega Francesco Mastrantonio che ha saputo condensare in poche pagine la storia di un dramma che iniziato nel 1954  si e concluso a metà del 1962 con gli accordi di Evian.